Lettori fissi

domenica 7 ottobre 2012

Conosciamo Lucia Pinsone









Progetto di unificazione di forze interattive nell'operatività che vede tutte le realtà connesse al mondo della Disabilità impegnate, insieme, per la realizzazione di obiettivi ottimali per tutti.


DESTINATARI DEL PROGETTO: le Persone Disabili, in particolare bambini ma anche giovani e adulti, le Famiglie, gli Insegnanti Curricolari e Specializzati e chiunque si muova sul campo della Disabilità, gli

Operatori Sociali, ma anche dello Svantaggio culturale e del Disagio comunque identificato.


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PREMESSA

Il Centro Pedagogico Siciliano di Riferimento per l'Handicap e lo Svantaggio culturale (RI.DA.S.), diramazione del Centro Pedagogico Italiano (RI.HA.S.) diretto dalla Dottoressa Angela Carlino Bandinelli1, nasce dalla consapevolezza che, pur essendo moltissime e diverse le risorse disponibili sul territorio, ancor oggi tali risorse non sono né conosciute né organizzate sistematicamente. Nonostante i molti centri di documentazione, generalmente settoriale, persiste una diffusa disinformazione: teorie sperimentate e dimostratesi valide sia in ambito italiano che estero, realtà operative a tutti i livelli (da quello assistenziale a quello riabilitativo, a quello educativo…), bibliografie, metodologie d'intervento, strategie, sperimentazioni, esperienze vissute positivamente, esiti di ricerche, indicazioni utili tratte da specifici risultati… tutto rimane spesso confinato entro limiti territoriali ristretti, senza una diffusione adeguata.


Da questa non-diffusione deriva talvolta l'impossibilità di utilizzo del già esistente e verificato. E se è vero che non esistono ricette ma che ogni programmazione di intervento deve essere su misura di individuo, è egualmente improduttivo il dover ogniqualvolta ricominciare tutto daccapo. Quanto detto vale per l'handicap ma anche per lo svantaggio culturale. E', quest'ultimo, una piaga diffusa le cui cause vanno ricercate, generalmente, in carenze socio-culturali, ambientali e/o affettive, le cui conseguenze incidono in maniera massiccia anche sui minori, in particolare sul fenomeno della mortalità scolastica, possibile prodromo della devianza giovanile.




  • individuare un “vero” Esperto referente che abbia la responsabilità di realizzare gli obiettivi previsti, iniziando dal momento progettuale;

  • individuare, con un’indagine capillare, tutte le realtà di supporto e di possibile interazione esistenti sul territorio, in direzione di quelle riportate nello schema delineato in copertina, ma anche di quant’altro possa rivelarsi utile, attingendo ad ogni possibile fonte di energie e di servizi. Eventuali lacune dovranno essere colmate individuando realtà equivalenti esistenti fuori del territorio per realizzarle a livello locale.


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PRIMA FASE DI LAVORO

Stipulare un Documento d’Intesa nel quale verranno definiti gli obiettivi generali onnicomprensivi e indicati i ruoli dei componenti firmatari, che dovranno corrispondere a tutte le entità indicate nella schema citato. Ciascuno di detti firmatari dovrà nominare un referente. I referenti costituiranno il Gruppo di Lavoro Interattivo (G.L.I.) che siederà intorno ad un tavolo rotondo, accordandosi su tempi e modalità di partecipazione, nonché sul modus operandi in direzione degli obiettivi et similia.
E’ sempre prevista la presenza di rappresentanti dei genitori delle Persone Disabili. Nel Documento d’Intesa verrà anche previsto uno “Sportello” d’ascolto o meglio Un Centro Pedagogico di Riferimento per l'handicap e lo Svantaggio culturale (RI..DA.S.) 1 e di raccolta delle esigenze via via emergenti sia per soddisfarle subito, là dove possibile, sia per riportarle alla tavola rotonda, là dove la risposta ai bisogni
non può essere immediata.
Lo Sportello si avvarrà anche di Esperti “reperibili”, allo scopo individuati e coinvolti. Un altro obiettivo del più volte citato Documento d’Intesa è riconducibile alla ricerca, alla ricerca continua che spazi a 360°, dall'area clinica agli esiti di sperimentazione i più diversi, ovunque si siano realizzati, in Italia e nel mondo. E’ prevista anche la formazione di Operatori Esperti, al fine di raggiungere ogni angolo del territorio provinciale, anche per l’aggiornamento continuo degli Insegnanti specializzati, ma anche degli Insegnanti curricolari  Questo modello d’intervento, una volta sperimentato, con le eventuali modifiche che saranno suggerite appunto dalla sperimentazione, potrà essere utilizzato ed esteso, nel tempo, anche a livello regionale. Ogni Provincia relazionerà per condividere.

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I Soci



  • Presidente: Dott.ssa Lucia Pinsone, Pedagogista clinica socio fondatore,


  • Vice Presidente: Dott. Teresa Micale , Avvocato socio fondatore,


  • Segretaria: Giovanna Zizolfi, Ragioniera socio fondatore,


  • Consigliere:Dott Chiara Librizzi, Psicologa socio fondatore,


  • Gorgone Maria Grazia socio ordinario,


  • Lo Presti Costantino Filippo socio ordinario,


  • Paparone Alfonsa socio ordinario,


  • Vanessa Giammò socio ordinario,

  • Vinci Rosanna socio ordinario,


  • Di Marco Saritta socio ordinario.


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