Lettori fissi

domenica 7 ottobre 2012

Work in Progress - la Bozza d'intenti da dove abbiamo iniziato a lavorare





IL MOVIMENTO POLITICO "VOLONTARI PER L'ITALIA" Missione "OBIETTIVO SICILIA".

 Il VOI Volontari per l'Italia con il progetto "Obiettivo SICILIA" nasce per aggregare, su tutto il territorio siciliano, quelle energie e volontà di rinnovamento che si stanno sviluppando quotidianamente nelle città e nelle località più periferiche, che non si riconoscono negli apparati partitici e sindacali, responsabili di una politica clientelare e consociativista, troppo spesso immorale e complessivamente fallimentare, ma neanche nello snobbismo di un certo tipo di anti-politica
L’obiettivo del VOI Volontari per l'Italia è la nascita di una grande aggregazione attraverso la sottoscrizione di “Patti Federativi Regionali”, con un Manifesto d’Intenti, aperto a tutti, nell’interesse collettivo di una Sicilia che cerca con forza e volontà di tornare ad avviarsi su una strada di sviluppo e di prosperità economica e sociale. Una strada che bandisca protagonismi e interessi personali, così come esibizionismo e primogeniture che non siano finalizzate al raggiungimento degli obiettivi comuni e condivisi.
Il presente Manifesto d’Intenti si propone come momento di coagulo di coscienze libere che vogliono agire in concreto per il bene comune, ma al tempo stesso come barriera rispetto a chi crede ancora oggi di poter spacciare parole e slogan per rimanere a galla con formazioni e schieramenti politici, che la storia indica come superati.
I Movimenti, che decideranno di unirsi sotto la stessa bandiera, rappresentano quella Sicilia spesso silenziosa che lavora, quella Sicilia allarmata, che è oggi resa fragile e traballante da una politica fiscale aberrante, quella Sicilia in cui imprese e lavoro, imprenditori e collaboratori, sono componenti di uno stesso contesto produttivo, soffocato dalle erbacce del malaffare e della corruzione.
Obiettivo primario è quello di affrontare la crisi politica, economica e morale della Sicilia, ponendo nuovamente al centro l’uomo, il suo lavoro, la sua famiglia, la sua impresa e, perché no, i suoi sogni e le sue speranze.
Va detto che questi partiti sono divenuti gusci vuoti, inutili, improduttivi e parassitari, di cui oggi si dubita la costituzionalità, con taluni che agiscono con modalità tipiche di un’associazione a delinquere.Il Parlamento regionale da troppo tempo non cura gli interessi della Sicilia, permettendo a lobby di potere, di varia natura, di spadroneggiare nell’Isola.
E’ ora di cambiare, ma non costruendo ideologie o sfruttando il facile consenso quasi sempre legato alla negazione del nuovo e dello sviluppo: in questi mesi sono stati falcidiati con perfide e inutili manovre finanziarie stipendi e pensioni, si è determinata una situazione di grave crisi in cui oltre il 50% dei giovani non lavora, le aziende falliscono, i servizi pubblici non funzionano, le città sono congestionate e inquinate, la gente disperata si suicida perché l’Italia non ha più futuro e gli uomini non hanno prospettive.
Il VOI Volontari per l'Italia condivide ed appoggia la FEDERAZIONE “SICILIA E TERRITORIO”, si candida a porre al centro della politica un profondo rinnovamento culturale, per far sì che I Siciliani abbiano riconosciuti tutti i loro diritti, prima di tutto quello al lavoro, alla crescita, al soddisfacimento delle loro aspettative, al benessere delle loro famiglie, alla costruzione di un futuro per le nuove generazioni.
Con il presente Progetto si intende:- avviare il processo per trasformare la Sicilia in uno Stato Confederato degli Stati Uniti d’Italia, all’interno degli Stati Uniti d’Europa;

  •  realizzare in Sicilia l’Isola della Pace;
  •  attuare in concreto l’art. 1 della Costituzione che stabilisce che l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro, dando dignità ai lavoratori e pensionati, che vivono sulla soglia della povertà;
  • avviare un processo di rinnovamento totale della politica nazionale, esortando i Siciliani a togliere ogni fiducia ai partiti che hanno rubato e tuttora rubano i soldi dei cittadini;
  • chiedere che siano processati tutti coloro che hanno causato l’attuale debito pubblico di 2000 miliardi di euro;- riformare la legge elettorale di modo che siano i cittadini a scegliere i loro rappresentanti;
  •  ridurre drasticamente le spese pubbliche e dimezzare lo stipendio dei parlamentari nazionali e dei consiglieri regionali e locali;
  •  abolire le province;
  •  rivedere totalmente l’attuale strategia politico-economica del Governo Monti che sta portando l’Italia all'assoggettamento alle lobby di potere europee e alle banche;
  •  affrontare la grave crisi in corso eliminando immediatamente i sovraccarichi della corruzione, dei privilegi e dello sperpero;
  • alienare quella parte del patrimonio dello Stato e della Regione su cui questi fenomeni germogliano e si alimentano:
  •  ridimensionare la macchina dello Stato e della Regione, inefficiente e troppo costosa- intervenire drasticamente sul funzionamento della giustizia, che deve essere amministrata veramente in nome del popolo italiano e non dei partiti e delle lobby di potere.

Solo conoscendo e facendo conoscere ogni devianza, ogni distorsione, ogni spreco, ogni abuso, potremo costruire un consenso popolare che si trasformi in una forza d’urto inarrestabile promuovendo con i fatti l’etica della responsabilità a tutti i livelli in una Sicilia, che sembra aver perduto ogni capacità di giudizio, di analisi e di valutazione.

L’appello e lo stimolo alla partecipazione è rivolto alle centinaia di Movimenti che si sono costituiti in questi anni, che non sono e non debbono essere cinghie di trasmissione di partiti, di esponenti politici in calo di consensi o di sindacati che non tutelano più gli interessi dei lavoratori. Movimenti che gli intellettuali definirebbero trasversali, perché coalizzano su obiettivi e strategie fasce differenti della società civile, indipendentemente dalle ideologie o dalle provenienze politiche del passato.

Il VOI Volontari per l'Italia "Obiettivo SICILIA" si riconoscerà compatta intorno alla figura del candidato alla Presidenza della Regione Siciliana che, per riunire tutti, deve avere i seguenti requisiti:
1) essere siciliano per nascita, adozione, cultura e convinzione;
2) essere espressione della società civile;
3) essere profondo conoscitore delle problematiche della Sicilia;
4) essere conosciuto e apprezzato da tutti gli strati sociali;
5) essere credibile ed affidabile, libero da ogni condizionamento e non ricattabile, convincente, persuasivo, forte e determinato, moralmente sano, inattaccabile, mai compromesso con questo regime;
6) possedere carisma, avere forte capacità oratoria ed essere un trascinatore, avere profonda e variegata cultura;
7) proporre progetti che risolvano i problemi dell’Isola con una visione moderna, utilizzando tecnologie all’avanguardia;
8) usare il pugno di ferro contro la mafia e contro l’attuale sistema politico, potendo raccogliere il testimone di uomini che sono morti nella lotta contro l’ingiustizia e la sopraffazione;
9) essere sostenuto da una Giunta Tecnica, con personaggi esperti e preparati, anch’essi provenienti dalla società civile, altamente qualificati;
10) saper valorizzare la Sicilia per la sua storia, per la sua posizione strategica in un Mediterraneo, che è tornato ad essere il centro del Mondo, per rilanciarla a Isola della pace e della tolleranza e solidarietà fra i popoli, inserita a pieno titolo in Europa.

Il VOI Volontari per l'Italia "Obiettivo SICILIA" e la Federazione "SICILIA e TERRITORIO" sono dei movimenti dell’agire e vuole diventare il punto di riferimento dei Siciliani, per una seria, reale e soprattutto “popolare” risposta contro la stratificazione di un sistema politico autoreferenziale, arrogante e disinteressato ai problemi comuni, in cui la casta dei governanti è pericolosamente divisa dai governati, precipitati nel fossato della disperazione e dell'emarginazione.

La Federazione basa la sua forza sui “PATTI REGIONALI FEDERATIVI”, sottoscritti da tutti quei Movimenti che si riconoscono nei principi del presente Manifesto di Intenti, Movimenti che debbono essere comunque aderenti al territorio e alle sue esigenze, con il compito di predisporre, fissandone la tempistica stringente, tutte le misure necessarie per il raggiungimento degli obiettivi preposti.


Dichiarazioni d'intenti fatte al Popolo Siciliano. 

In un momento così delicato della nostra storia, in un momento di crisi dei valori, della cultura e dell’economia italiana, vi invito a ritrovare il coraggio di reagire, con fierezza di uomo e di cittadino, per trasformare i problemi in sogni, i sogni in obiettivi e percorrere insieme un sentiero comune, che dovrà portare al benessere collettivo nella nostra amata Italia.

Non è possibile che chi è stato causa del “disastro nazionale” ci dia ancora consigli sul modo di governare il Paese.

Per loro c’è una sola risposta:“TUTTI A CASA”

Ho pensato, quindi, di costituire, insieme ad altri amici, tutti concretamente desiderosi di voltare pagina, un “Movimento politico” fatto da Volontari, distante dalla casta e da tutti i partiti (di sinistra, di centro e di destra).
Abbiamo tutti consapevolezza che l’altruismo e la giustizia sociale, la pace, la salvaguardia dell’ambiente, la cooperazione tra i popoli e l’aiuto verso i più deboli, non fanno parte di una singola ideologia, filosofia o religione, ma sono patrimonio comune di tutti gli uomini altruisti e di buona volontà. 
Dobbiamo quindi mettere in primo piano solo le cose che uniscono (altruismo sociale e salvaguardia del pianeta) e in secondo piano tutte le singole ideologie, in modo che si possa raggiungere una “massa critica unitaria” in grado di incidere realmente nella gestione del sistema.
I nostri sostenitori devono riscoprire la propria identità, nella comunione di idee con altri cittadini (diversi per cultura, lavoro, età, interessi, ideologie) accomunati intorno ad un unico forte obiettivo: salvare la nostra Madre Terra, rimetterla nelle mani dei suoi legittimi Figli, uscire dalla solitudine e dall'isolamento ”Con la certezza che siamo tutti stanchi di stare ad aspettare inermi, Vi invito quindi a partecipare con l’adesione, con la diffusione, con le attività e con l’impegno in prima persona, al “Movimento Politico” ( pensato, costituito e proposto per tutti noi) e, da oggi,“PROCEDERE UNITI PER IL RISCATTO”

Descrizione

Ha lo scopo di difendere la dignità e gli interessi sia del Cittadino, inteso come Persona, che della Collettività, operando grazie all'azione diretta, personale, volontaria e gratuita dei soci e dei propri organi, per attuare progresso e sviluppo economico, nel rispetto della solidarietà e con una politica sostenibile.

  1. ll programma si ispira alla centralità del Cittadino e della Collettività, nel rispetto dei valori Universali della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza, della giustizia, della solidarietà, della pace, della famiglia, del lavoro.
  2. Ha lo scopo di diffondere nelle Comunità la massima serenità sociale e si prefigge di svolgere attività sia in campo nazionale che internazionale.
  3. Non ha fini di lucro.
Il Movimento ha in programma di promuovere:
a) l'ottenimento del massimo consenso popolare;
b) il rifiuto degli estremismi, attraverso il confronto con ogni altra diversa realtà, sia politica che religiosa, al fine di conseguire sinergie e convergenze utili alla civile convivenza della gente;
c) un Federalismo che segua le regole dello Stato, che ne dia gli indirizzi;
d) il rispetto dell'Autonomia regionale, nell'ambito degli spazi previsti dallo Stato Sovrano, in tema di raccolta e spesa dei proventi fiscali, previdenziali, sanitari ed assistenziali, riservandone una parte - concordata- alla solidarietà nazionale;
e) il rispetto della centralità del cittadino e l'eliminazione di ogni impedimento burocratico e normativo che penalizza il Lavoro e l'imprenditoria, favorendo la formazione di un quadro legislativo meno farraginoso e più semplificato, con l 'abolizione di disposizioni inattuabili o di difficile interpretazione;
f) il rispetto di tutti coloro che favoriscono la civile convivenza della gente, impegnandosi per il definitivo superamento delle tesi sulla divaricazione e sul conflitto d'interessi fra le Parti Sociali;
g) il massimo rigore nel punire gli autori di reati contro gli interessi della Comunità;
h) lo studio di ogni forma di contrattazione che tenga conto delle diverse realtà nel lavoro dipendente, nel rispetto del ruolo assegnato in materia alle parti sociali dalle disposizioni vigenti;
i) l'interesse per ogni tematica inerente lo Stato e gli Enti Locali e di controllo dell'operato di chi amministra;
j) l'ottenimento della certificazione Europea sui bilanci dello Stato e delle Regioni, attraverso la creazione di una Agenzia di Rating Europea;
k) ogni iniziativa diretta ad evitare il cumulo delle cariche politiche e pubbliche e lo studio e la promozione di ogni norma che imponga a chi assuma tali cariche la sospensione dell'attività professionale, se in conflitto di interessi;
l) la designazione, in tutte le elezioni, di un candidato che provenga dalla Comunità e dal Territorio che intende rappresentare;
m) norme che, in questo stato di emergenza, prevedano che ogni volontario si impegni a versare al Movimento tutti i proventi derivanti da cariche politiche, vincolandoli a finalità di valore sociale; eventuali finanziamenti derivanti da riconoscimenti elettorali saranno, nella stessa misura, destinati dal Movimento soltanto a finalità di valore sociale;
n) lo sviluppo di una forza democratica partecipativa, in ogni forma e in ogni momento, soprattutto attraverso un azionariato politico popolare, con diritto di partecipazione a “class action” propositive;
o) la lotta alla miseria e alla fame nel Mondo, anche favorendo la diffusione di micro gesti di solidarietà;
p) la difesa dello Stato di diritto contro ogni forma di sopraffazione e contro ogni regime autoritario e totalitario;
q) lo studio di ogni proposta di legge che favorisca da un lato, la liberalizzazione dei mercati e che imponga, dall'altro  il rispetto di regole nelle attività finanziarie;
r) la valorizzazione del merito e delle capacità individuali, l’incentivazione dell'impresa, dell'associazionismo, coniugando la democrazia e la libertà con le esigenze sociali;
s) l'adozione, nelle istituzioni scolastiche ed universitarie, in collaborazione con le famiglie, di programmi che tutelino la tradizione e la conservazione del patrimonio culturale della Nazione, nonché lo sviluppo dello spirito critico e della ricerca, in sintonia con la cultura europea ed extraeuropea;
t) favorire la nascita di enti, anche per singoli settori, che propongano finalità analoghe a quelle proprie del nostro Movimento, collaborando con essi e favorendone la loro adesione al Movimento stesso;

Per il raggiungimento dei propri scopi, “IL MOVIMENTO” potrà collaborare o aderire a qualsiasi ente pubblico o privato, locale, nazionale o internazionale, nonché collaborare con organismi, movimenti o associazioni e partiti, con i quali ritenga utile avere collegamenti, quando perseguano analoghi fini.
Per la crescita dell’efficienza e dell’efficacia del “MOVIMENTO”, saranno arricchite e completate Tecniche e Metodologie Innovative, con il contributo dei cittadini aderenti all'iniziativa.
Gruppi di lavoro, per la ricerca delle soluzioni al disagio sociale, approfondiranno le varie tematiche, analizzando i punti di forza e quelli di debolezza del nostro territorio e dei nostri obiettivi:
  • incentivazione dell’arte e della cultura, della formazione e della ricerca, della solidarietà e della salute;
  • salvaguardia del territorio e dell'ambiente, per assicurare il benessere e la vivibilità;
  • iniziative di recupero di parchi naturali, boschi, biodiversità, degrado;
  • iniziative di sostegno alla coesione familiare ed alla nascita dei nuovi nuclei familiari;
  • promozione della conoscenza e adozione di quegli impegni che rendono l'attività economica positiva per tutti;
  • riconversione energetico-ambientale del sistema economico, anche per una distribuzione del reddito più equa;• lotta alla corruzione e ripristino della legalità;
  • creazione di un contesto socio-ambientale favorevole;
  • creazione di occasioni e luoghi per più elevati livelli di cultura, di istruzione, di apertura ai cambiamenti e di orientamento al lavoro;
  • promozione delle condizioni atte a migliorare la formazione professionale, lo sviluppo ed il senso di appartenenza alla comunità;
  • valorizzazione dell’esperienza e saggezza dell’anziano quale nuova risorsa. (Oggi l’anziano è una persona attiva, dispone di molto tempo libero e si presta a ruoli sempre più vari, quali l’accudimento dei bimbi come nonno o il volontariato nel campo sociale. A queste persone vanno destinati momenti e strumenti di valorizzazione della proprie capacità, per accrescere la loro qualità della vita e il loro contributo allo sviluppo delle nuove generazioni).










                                                                                                                                
                                                                           Il Candidato
                                                        Guadalupi Francesco

     Dichiarandosi fortemente Sicilianista  è deciso sostenere e difendere il Testo Storico del Popolo Siciliano e cioè:



TESTO STORICO
REGIO DECRETO LEGISLATIVO 15 maggio 1946, n. 455,
Approvazione dello statuto della Regione siciliana.
Articolo unico.
E' approvato, nel testo allegato, firmato, d'ordine Nostro, dal Presidente del
Consiglio dei Ministri, lo Statuto della Regione siciliana.
Pubblicato nella G.U. del Regno d'Italia n° 133 del 10 Giugno 1946 ed incluso nell'art. 116 della Costituzione Repubblica Italiana del 1948.
Art. l.
La Sicilia, con le isole Eolie, Egadi, Pelagie, Ustica e Pantelleria, è costituita in Regione autonoma, fornita 
di personalità giuridica, entro l'unità politica dello Stato italiano, sulla base dei principi democratici 
che ispirano la vita della Nazione.La città di Palermo è il capoluogo della Regione.
TITOLO I.
ORGANI DELLA REGIONE.
 Art. 2.
Organi della Regione sono:  l'Assemblea, la Giunta e il Presidente regionali. Il Presidente regionale e la 
Giunta costituiscono il Governo della Regione.
SEZIONE I.
Assemblea regionale.
Art. 3
L'Assemblea regionale è costituita di novanta Deputati eletti nella Regione a suffragio universale diretto e 
segreto, secondo la legge emanata dall'Assemblea regionale in base ai principi fissati dalla Costituente in 
materia di elezioni politiche.
I Deputati rappresentano l'intera Regione e cessano .di diritto dalla carica allo spirare del termine di quattro 
anni.
La nuova Assemblea è convocata dal Presidente regionale entro tre mesi dalla detta scadenza.
Art. 4
L'Assemblea regionale elegge nel suo seno il Presidente, due Vice Presidenti, i Segretari dell’Assemblea e 
le Commissioni permanenti, secondo le norme del suo regolamento interno, che contiene altresì le 
disposizioni circa l'esercizio delle funzioni spettanti all'Assemblea regionale.
Art. 5
I Deputati, prima di essere ammessi all'esercizio delle loro funzioni, prestano nell'Assemblea, il giuramento 
di esercitarle col solo scopo del bene  inseparabile dell'Italia e della Regione.
Art. 6
I Deputati non sono sindacabili per i voti dati nell'Assemblea regionale e per le opinioni espresse 
dell'esercizio della loro funzione.
Art. 7
I Deputati hanno il diritto di interpellanza, di interrogazione e di mozione in seno all'Assemblea.
Art. 8
 Il Commissario dello Stato di cui all'art. 27 può proporre al Governo dello Stato lo scioglimento della 
Assemblea regionale per persistente violazione del presente Statuto.
Il decreto di scioglimento deve essere preceduto dalla deliberazione delle Assemblee legislative dello Stato.
L'ordinaria amministrazione della Regione è allora affidata ad una Commissione straordinaria, di tre membri, 
nominata dal Governo nazionale su designazione delle stesse Assemblee legislative.
Tale Commissione indìce le nuove elezioni per l'Assemblea regionale nel termine di tre mesi.
SEZIONE II.
Presidente regionale e Giunta regionale.
Art. 9
Il Presidente regionale e gli Assessori sono eletti dall'Assemblea regionale nella sua  prima seduta e nel 
suo seno  a maggioranza assoluta di voti segreti dei Deputati.
La Giunta, regionale è composta dal Presidente regionale e dagli Assessori. Questi sono preposti dal 
Presidente regionale a singoli rami dell'Amministrazione.
Art. 10
Il Presidente regionale in caso di sua assenza od impedimento è sostituito dall'Assessore da lui designato.
Nel caso di dimissioni, incapacità, o morte del Presidente regionale, il Presidente dell'Assemblea 
convocherà entro quindici giorni l'Assemblea per l'elezione del nuovo Presidente regionale.
TITOLO II
FUNZIONI DEGLI ORGANI REGIONALI.
SEZIONE I.
Funzioni dell'Assemblea regionale.
Art. 11
L'Assemblea regionale è convocata dal suo Presidente in sessione ordinaria nella prima settimana di ogni 
bimestre e, straordinariamente, a richiesta del Governo regionale, o di almeno venti Deputati.
Art. 12
L'iniziativa delle leggi regionali spetta al Governo ed ai Deputati regionali.
I progetti di legge sono elaborati dalle Commissioni dell'Assemblea regionale con la partecipazione della 
rappresentanza degli interessi professionali e degli organi tecnici regionali.
I regolamenti per l'esecuzione delle leggi formate dall'Assemblea regionale sono emanati dal Governo 
regionale.
Art. 13
Le leggi approvate dall'Assemblea regionale ed i regolamenti emanati dal Governo
regionale non sono perfetti, se mancanti della firma del Presidente regionale e degli Assessori competenti 
per materia. Sono promulgati dal Presidente regionale decorsi i termini di cui all’art. 29, comma  2°, e 
pubblicati nella « Gazzetta Ufficiale della Regione ».
Entrano in vigore nella Regione quindici giorni dopo la pubblicazione, salvo diversa disposizione, compresa 
nella singola legge o nel singolo regolamento.
Art. 14
L'Assemblea, nell'ambito della Regione e nei limiti delle leggi costituzionali dello Stato, senza 
pregiudizio delle riforme agrarie e industriali deliberate dalla Costituente del popolo italiano, ha la 
legislazione esclusiva sulle seguenti materie:
a) agricoltura e foreste;
b) bonifica ;
e).usi civici;
d) industria e commercio, salva la disciplina dei rapporti privati ;
e) incremento della produzione agricola ed industriale : valorizzazione, distribuzione, difesa dei prodotti 
agricoli ed industriali e delle attività commerciali;
f) urbanistica;g) lavori pubblici, eccettuate le grandi opere pubbliche di interesse prevalentemente nazionale;
h) miniere, cave, torbiere, saline;
i) acque pubbliche, in quanto non siano oggetto di opere pubbliche d'interesse nazionale; 
 l) pesca e caccia; 
m) pubblica beneficenza ed opere pie;
n) turismo, vigilanza alberghiera e tutela del paesaggio; conservazione delle antichità e delle opere 
artistiche; 
o) regime degli enti locali e delle circoscrizioni relative; 
p) ordinamento degli uffici e degli enti regionali;
q) stato giuridico ed economico degli impiegati e funzionari della Regione, in ogni caso non inferiore a quello 
del personale dello Stato; 
r) istruzione elementare, musei, biblioteche, accademie;
s) espropriazione per pubblica utilità.
Art. 15
Le circoscrizioni provinciali e gli organi ed enti pubblici che ne derivano sono soppressi nell'ambito della 
Regione siciliana. L'ordinamento degli enti locali si basa nella Regione stessa sui comuni e sui liberi 
Consorzi comunali, dotati della più ampia autonomia amministrativa e finanziaria.
Nel quadro di tali principi generali spetta alla Regione la legislazione, esclusiva e l'esecuzione 
diretta in materia di circoscrizione, ordinamento e controllo degli enti locali.
Art. 16
L'ordinamento amministrativo di cui all'articolo precedente sarà regolato, sulla base dei principi stabiliti dal 
presente Statuto, dalla prima Assemblea regionale.
Art. 17
Entro i limiti dei principi ed interessi generali cui si informa la legislazione dello Stato, l'Assemblea 
regionale può, al fine di soddisfare alle condizioni particolari ed agli interessi propri della Regione, emanare 
leggi, anche relative all'organizzazione dei servizi, sopra le seguenti materie concernenti la Regione:
a) comunicazioni e trasporti regionali di qualsiasi genere;
b) igiene e sanità pubblica;
c) assistenza sanitaria;
d) istruzione media e universitaria
e) disciplina del credito, delle assicurazioni e del risparmio;
f) legislazione sociale: rapporti di lavoro, previdenza ed assistenza sociale, osservando i minimi stabiliti 
dalle leggi dello Stato; 
g) annona; 
h) assunzione di pubblici servizi; 
i) tutte le altre materie che implicano servizi di prevalente interesse regionale.
Art. 18
L'Assemblea regionale può emettere voti, formulare progetti sulle materie dì competenza degli organi dello 
Stato che possono interessare la Regione e presentarli alle Assemblee legislative dello Stato.
Art. 19
L'Assemblea regionale, non più tardi del mese di gennaio, approva il bilancio della Regione per il prossimo 
nuovo esercizio, predisposto dalla Giunta regionale.
L’esercizio finanziario ha la stessa decorrenza di quella dello Stato.
All'approvazione della stessa Assemblea è pure sottoposto il rendiconto generale della Regione.
           SEZIONE II.
Funzioni del Presidente e della Giunta regionale.
Art. 20
Il Presidente e gli Assessori regionali, oltre alle funzioni esercitate in base agli  articoli 12,13 comma 1 e 2; 
19 comma 1, svolgono nella Regione le funzioni esecutive ed amministrative concernenti le materie di cui 
agli articoli 14,15 e 17. Sulle altre non comprese negli articoli 14, 15 e 17 svolgono un’attività amministrativa 
secondo le direttive del Governo dello Stato.
Essi sono responsabili di tutte le loro finzioni, rispettivamente, di fronte all'Assemblea regionale ed al 
Governo dello Stato.
Art. 21
Il Presidente è Capo del Governo regionale e rappresenta la Regione.
Egli rappresenta altresì nella Regione il Governo dello Stato, che può tuttavia inviare temporaneamente i 
propri commissari per la esplicazione di singole funzioni statali.
Col rango di Ministro partecipa al Consiglio dei Ministri con voto deliberativo nelle materie che 
interessano la Regione.
Art. 22
La Regione ha diritto di partecipare con un suo rappresentante  nominato dal Governo regionale, alla 
formazione delle tariffe ferroviarie dello Stato ed alla istituzione e regolamentazione dei servizi 
nazionali di comunicazione e trasporti, terrestri, marittimi ed aerei , che possano comunque 
interessare la Regione.
TITOLO III.
ORGANI GIURISDIZIONALI.
Art. 23
Gli organi giurisdizionali centrali avranno in Sicilia le rispettive sezioni per gli affari concernenti la Regione.
Le Sezioni del Consiglio di Stato e della Corte dei conti svolgeranno altresì le funzioni, rispettivamente, 
consultive e di controllo amministrativo e contabile.
I magistrati della Corte dei conti sono nominati, di accordo, dai Governi dello Stato e della Regione.
I ricorsi amministrativi, avanzati in linea straordinaria contro atti amministrativi regionali, saranno decisi dal 
Presidente regionale, sentite le Sezioni regionali del Consiglio di Stato.
Art. 24
E' istituita in Roma un'Alta Corte con sei membri e due supplenti, oltre il Presidente ed il 
Procuratore generale, nominato in pari numero dalle Assemblee legislative dello Stato e della 
Regione, e scelti fra persone di speciale competenza in materia giuridica.
Il Presidente ed il Procuratore generale sono nominati dalla stessa Alta Corte.
L'onere finanziario riguardante l'Alta Corte è ripartito egualmente fra lo Stato e la Regione.
Art. 25
L’ Alta Corte giudica sulla costituzionalità:
a) delle leggi emanate dall'Assemblea regionale,
b) delle leggi e dei regolamenti emanati dalla Stato, rispetto al presente statuto ed ai fini della efficacia dei 
medesimi entro la Regione.
Art. 26
L'Alta Corte giudica pure dei reati compiuti dal Presidente e dagli Assessori regionali nell'esercizio delle 
funzioni di cui al presente Statuto, ed accusati dall'Assemblea regionale. 
Art. 27.
Un Commissario, nominato dal Governo dello Stato, promuove presso l'Alta Corte i giudizi di cui agli articoli 
25 e 26 e, in quest'ultimo caso, anche in mancanza di accuse da parte dell'Assemblea regionale.
Art. 28
Le leggi dell'Assemblea regionale sono inviate entro tre giorni dall'approvazione al Commissario dello Stato, 
che entro i successivi cinque giorni può impugnarle davanti l'Alta Corte.
Art. 29
 L’Alta Corte decide sulle impugnazioni entro venti giorni dalla ricevuta delle medesime.
 Decorsi otto giorni, senza che al Presidente regionale sia pervenuta copia dell’impugnazione, ovvero scorsi 
trenta giorni dalla impugnazione, senza che al Presidente regionale sia pervenuta da parte dell’Alta Corte 
sentenza di annullamento, le leggi sono promulgate ed immediatamente pubblicate nella Gazzetta Ufficiale 
della Regione 
Art. 30
  Il  Presidente regionale, anche su voto dell'Assemblea regionale, ed il Commissario di cui all'art. 
27, possono  impugnare per incostituzionalità davanti l'Alta Corte le leggi ed i regolamenti dello 
Stato, entro trenta giorni dalla pubblicazione.
TITOLO IV.
POLIZIA.
Art. 31
Al mantenimento dell'ordine pubblico provvede il Presidente regionale a mezzo della polizia 
dello Stato, la quale nella Regione dipende disciplinarmente, per l'impiego e l’utilizzazione, dal 
Governo regionale.
 Il Presidente della Regione può chiedere l'impiego delle Forze armate dello Stato.
Tuttavia il Governo dello Stato potrà assumere la direzione dei servizi di pubblica, sicurezza, a richiesta del 
Governo regionale, congiuntamente al Presidente dell'Assemblea e, in casi eccezionali, di propria iniziativa, 
quando siano compromessi l'interesse generale dello Stato e la sua sicurezza.
Il Presidente ha anche il diritto di proporre, con richiesta, motivata al Governo centrale, la rimozione o il 
trasferimento fuori dell'Isola, dei funzionari di polizia.
Il Governo regionale può organizzare corpi speciali di polizia amministrativa per la tutela di 
particolari servizi ed interessi.
TITOLO V.
PATRIMONIO E FINANZE
Art. 32
I beni di demanio dello Stato, comprese le acque pubbliche esistenti nella Regione, sono 
assegnati alla Regione, eccetto quelli che interessano la difesa dello Stato o servizi di carattere 
nazionale.
Art. 33
Sono altresì assegnati alla Regione e costituiscono il suo patrimonio, i beni dello Stato oggi 
esistenti nei territorio della Regione e che non sono della specie di quelli indicati nell'articolo 
precedente.
Fanno parte del patrimonio indisponibile della Regione: le foreste, che a norma delle leggi in materia 
costituiscono oggi il demanio forestale dello Stato nella Regione ; le miniere, le cave e torbiere, quando la 
disponibilità ne è sottratta al proprietario del fondo; le cose d'interesse storico, archeologico, paletnologico, 
paleontologico ed artistico, da chiunque ed in qualunque modo ritrovate nel sottosuolo regionale; gli edifici 
destinati a sede di uffici pubblici della Regione coi loro arredi e gli altri beni destinati a un pubblico servizio 
della Regione.
Art.34
I beni immobili che si trovano nella Regione e che non sono in proprietà di alcuno, spettano al patrimonio 
della Regione.
Art. 35
Gli impegni già assunti dallo Stato verso gli enti regionali sono mantenuti con adeguamento al valore della 
moneta all'epoca del pagamento. 
Art. 36
Al fabbisogno finanziario della Regione si provvede coli i redditi patrimoniali della Regione a 
mezzo di tributi, deliberati dalla medesima.
Sono però riservate allo Stato le imposte di produzione e le entrate dei monopoli dei tabacchi e 
del lotto.
Art.37
Per le imprese industriali e commerciali, che hanno la sede centrale fuori del territorio della 
Regione, ma che in essa hanno stabilimenti ed impianti, nell'accertamento dei redditi viene 
determinata la quota del reddito da attribuire agli stabilimenti ed impianti medesimi.
L'imposta relativa a detta quota compete alla Regione ed è riscossa dagli organi dì riscossione 
della medesima.
Art. 38
Lo Stato verserà annualmente alla Regione, a titolo di solidarietà nazionale, una somma da 
impiegarsi in  base ad un piano economico, nell'esecuzione di lavori pubblici.
Questa somma tenderà a bilanciare il minore ammontare dei redditi di lavoro nella Regione in confronto 
della media nazionale.Si procederà ad  una revisione quinquennale della detta assegnazione con riferimento 
alle variazioni dei dati assunti per il precedente computo.
Art. 39
Il regime doganale della Regione è di esclusiva competenza dello Stato.
Le tariffe doganali, per quanto interessa la Regione e relativamente ai limiti massimi, saranno stabilite previa 
consultazione del Governo regionale.
Sono esenti da ogni dazio doganale le macchine e gli arnesi di lavoro agricolo, nonché il macchinario 
attinente alla trasformazione industriale dei prodotti agricoli della Regione.
Art. 40
Le disposizioni generali sul controllo valutario emanate dallo Stato hanno vigore anche nella Regione.
E' però istituita presso il Banco di Sicilia, finché permane il regime vincolistico sulle valute, una 
Camera di compensazione allo scopo di destinare ai bisogni della Regione le valute estere 
provenienti dalle esportazioni siciliane, dalle rimesse degli emigranti, dal turismo e dal ricavo 
dei noli di navi iscritte nei compartimenti siciliani.
Art. 41
Il Governo della Regione ha facoltà di emettere prestiti interni.
Disposizioni transitorie
Art. 42
L'Alto Commissario e la Consulta regionale della Sicilia, compresi i tecnici, restano in carica con le attuali 
funzioni fino alla prima elezione dell'Assemblea regionale, che  avrà luogo, a cura del Governo dello Stato, 
entro tre mesi dall'approvazione del presente Statuto, in base alla emananda legge elettorale politica dello 
Stato.
Le circoscrizioni dei collegi elettorali sono, però, determinate in numero di nove, in corrispondenza alle 
attuali circoscrizioni provinciali, e ripartendo il numero dei Deputati in base alla popolazione di ogni 
circoscrizione.
Art. 43
Una Commissione paritetica di quattro membri nominati dell'Alto Commissario della Sicilia e dal 
Governo dello Stato, determinerà le norme transitorie relative al passaggio degli uffici e del 
personale dello Stato alla Regione, nonché le norme per l'attuazione del presente Statuto.
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Tutto quanto evidenziato in arancio è sicuramente materia su cui porre attenzione.
Cioè: riguardo agli articoli 33, 36, 37, 38 bisogna procedere immediatamente a ripristinare le 
condizioni originarie, poi, provvedere alla nomina dei componenti dell'Alta Corte secondo gli art. 
24 e 25. Poi, se il sottosuolo è nostro come sancito nello Statuto perché dobbiamo pagare i 
prodotti petroliferi (gas, benzina e gasolio) al prezzo imposto dallo Stato Italiano? 


Cordiali saluti


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